Latitudini esplora la letteratura e le arti di mondi vicini e lontani, per contribuire alla costruzione di sguardi curiosi e consapevoli.
Le coordinate di questa edizione conducono in Turchia, Iran e Palestina grazie alla guida di chi conosce quei luoghi e se ne prende cura.
Anche per la seconda edizione, la direzione scientifica di Latitudini è stata curata da Fabio Salomoni, sociologo e traduttore, docente presso il dipartimento di Lingue Straniere dell’Università Koç di Istanbul.
Tutti gli incontri si svolgeranno nel cortile del Palazzo della Signoria di Jesi, con inizio alle 21.30.
lunedì 08/07/2024
L’opera di Burhan Sönmez
Incontro con Nicola Verderame traduttore e turcologo
e Francesco Marilungo traduttore dal curdo e dal turco
giovedì 11/07/2024
Conversazioni intorno all’Impero Ottomano
Incontro con Özgür Türesay storico
e Fabio Salomoni sociologo
traduzione dal francese a cura di Cristiana Latini
venerdì 12/07/2024
Un dettaglio minore di Adania Shibli: una lettura dialogata del testo dopo il “caso Francoforte”
Incontro con Maria Elena Paniconi arabista
e Antonella Timpano libraia
sabato 13/07/2024
Scrittori e poeti nell’Iran Contemporaneo
Incontro con Faezeh Mardani iranista,
Giacomo Longhi traduttore dal persiano
e Matteo Tacconi giornalista
martedì 16/07/2024
Arti e letterature arabe contemporanee: la rivista Arabpop e la Palestina
Incontro con Silvia Moresi arabista
e Valeria Bochi antropologa
martedì 30/07/2024
Con la lingua dell’altro: Mahmud Darwish, poesia e impegno politico
Incontro con Francesca Gorgoni ebraista e arabista,
Simone Massa editore,
e Fabio Salomoni sociologo
Nicola Verderame ha insegnato Lingua turca all’università del Salento e Filologia turca presso l’università “L’Orientale” di Napoli, dove si è laureato in Studi Islamici (2008). Ha conseguito un Research Master in Turkish Studies all’università olandese di Leiden (2011) e il dottorato in Storia contemporanea all’Università di Berlino (2018). Oltre ad articoli accademici sulla storia ottomana, sulla letteratura turca contemporanea e sulla teoria della traduzione, ha pubblicato traduzioni da poeti turchi in volume e su riviste, e romanzi dal turco per case editrici quali Feltrinelli, Mondadori, E/O, nottetempo, Crocetti. Nel 2018 ha vinto il Premio Nazionale di Traduzione del Ministero dei beni e delle attività culturali. Con il romanzo di Burhàn Sönmèz Pietra e ombra, opera finalista del Premio Strega Europeo 2023, ha ottenuto il Premio Annibal Caro per la traduzione 2023.
Özgür Türesay è Maitre de conferences nella sezione di scienze storiche e filologiche alla Ecole Pratique des Hautes Etudes a Parigi dove dirige un seminario di ricerca sulla storia della stampa ottomana. Si occupa di storia intellettuale e politica nell’Impero Ottomano del 19. e 20. secolo. Attualmente in particolare lavora sul linguaggio politico della Gazzetta Ufficiale ottomana. Tra le sue pubblicazioni: Le Moyen-Orient. 1839-1876, Paris, Clefs concours-Histoire contemporaine, Atlande, 2017; Être intellectuel à la fin de l’Empire ottoman. Ebüzziya Tevfik (1849-1913) et son temps, Leyde, Peeters, 2023; Osmanlı’da Ruh Çağırma. 1850’lerden 1910’lara Osmanlı İmparatorluğu’nda Manyetizmacılık ve İspiritizmacılık, Ankara, FOL, 2024.
Maria Elena Paniconi è professoressa associata di Lingua e letteratura araba presso l’Università di Macerata. Si interessa di generi della letteratura araba moderna, dell’affermazione della modernità letteraria in Egitto e in altri contesti mediterranei, di traduzione letteraria. Con Lorenzo Casini e Lucia Sorbera ha scritto Modernità Arabe. Nazione, narrazione e nuovi soggetti nel romanzo egiziano(Mesogea 2013). Ha tradotto in italiano il romanzo del 1935 Adīb. storia di un letterato di Tāhā Ḥusayn (Ca’ Foscari University Press 2017) e ha pubblicato saggi e articoli su autori ed autrici arabi.
Recentemente ha pubblicato per Routledge: Bildungsroman and the Arab Novel. Egyptian Intersection (2023) e The Migrant in Arab Literature. Displacement, Self-Discovery and Nostalgia, una curatela di otto saggi incentrati sul tema della migrazione e sulla figura del migrante nel romanzo arabo arabofono e anglofono (2022).
A Macerata insegna Interpretazione per la cooperazione internazionale, Letteratura araba, Lingua araba e promuove un corso di teatro – coordinato e condotto dai lettori madrelingua Unimc – in arabo.
Nicola Verderame
Özgür Türesay
Maria Elena Paniconi
Giacomo Longhi ha studiato a Venezia, Aleppo e Mashhad. È attualmente dottorando in studi iranici all’università La Sapienza di Roma e traduce narrativa dal persiano e dall’arabo per diverse case editrici tra cui Bompiani, Brioschi e Ponte33. Ha curato per Polidoro Editore il volume Iran Under 30, che presenta per la prima volta in una lingua occidentale le ultime generazioni di scrittrici e scrittori dell’Iran.
Faezeh Mardani, dottore di ricerca in Studi iranici, insegna Lingua e letteratura persiana all’Università di Bologna. Si è interessata di poesia e prosa persiana contemporanea, producendo articoli e traducendo alcuni importanti autori come Forugh Farrokhzad, È solo la voce che resta, Riccardo Condò Editore, 2018; Ahmad Shamlu, Abramo nel fuoco con F. Occhetto, Ensamble Editore, 2021; la raccolta del regista e poeta Abbas Kiarostam, Il vento e la foglia, Le Lettere, 2014 e il romanzo di Mostafa Mastur, Sull’amore e altre cose, Brioschi editore, 2020. Ha curato il volume Il giadino e il torrente. Sguardi alla letteratura persiana contemporanea (Atti del convegno internazionale, 12 marzo 2015, Bologna), Aracne, 2016. Ha inoltre redatto un Vocabolario tascabile Persiano – Italiano, Italiano – Persiano, A. Vallardi Editore, 2000 (più volte ristampato) e un manuale di conversazione Io parlo persiano, A. Vallardi Editore, 2003. Come corrispondente, critico e traduttrice ha prodotto diversi contributi per la rivista “Tasvir”. Ha pubblicato inoltre le proprie poesie su alcune riviste italiane e straniere. È membro della redazione dei “Quaderni di Meykhane”, rivista di studi iranici e ha collaborato alla redazione degli Archivi di Studi Indo-Mediterranei. È esperta interprete e presta consulenza ad alcune case editrici.
Giacomo Longhi
Faezeh Mardani
Silvia Moresi insegna Mediazione della lingua araba e Cultura araba, ed è docente di traduzione poetica e giornalistica dall’arabo nel Master FUSP di Vicenza. Si occupa in particolare di traduzione poetica dall’arabo, e per la casa editrice Jouvence ha tradotto due dei più importanti poeti arabi, il siriano Nizar Qabbani e il palestinese Mahmud Darwish. Nel 2020 ha co-curato il volume collettaneo Arabpop. Arte e Letteratura in rivolta nei Paesi arabi, e nel 2021 ha co-fondato l’omonima rivista Arabpop che si occupa di arti e letterature arabe contemporanee, in cui oggi lavora come traduttrice ed editor.
Francesca Gorgoni è nata a Roma, dove ha studiato pittura, lingue e filosofia. La sua passione per il pensiero antico e medievale l’ha portata a concentrare le sue ricerche sulla circolazione medievale dei grandi classici della filosofia antica realizzatasi grazie alla traduzione araba ebraica e latina di testi e idee diventati così patrimonio comune delle tre grandi culture del bacino del Mediterraneo. Ha vissuto a Aix-en-Provence e a Parigi, dove ha conseguito il dottorato di ricerca all’Istituto Nazionale di Lingue e Civilizzazioni Orientali (INALCO) con una tesi sulla Poetica di Aristotele nella tradizione ebraica medievale, attualmente è ricercatrice e insegna filosofia medievale all’Università di Bar-Ilan. Ha soggiornato a lungo in Tunisia e in Israele, ed è traduttrice di poesia israeliana contemporanea di cui ha tradotto autori quali Nathan Alterman, Zelda, e Avot Yeshurun di cui è in preparazione un’antologia di prossima pubblicazione.
Simone Massa è il responsabile de I portatori d’acqua, casa editrice di Pesaro dedicata a libri che ci inducono a ripensare il ‘nostro’ tempo, siano essi testi di filosofia, di poesia, di narrativa, di critica, di politica o epistolari, senza distinzioni o barriere di genere. Libri liberi di circolare, di suscitare discussioni, aperture, pólemos, di trovare nuovi lettori, un porto dal quale ripartire ogni volta verso l’ignoto.
Silvia Moresi
Francesca Gorgoni