C’è bisogno di un nuovo festival? Un piccolo festival?
Lasciamo a voi la risposta, noi l’abbiamo trovata nel desiderio di farlo e di condividerlo, semplicemente.
Perciò, ecco Latitudini il nostro microfestival di letteratura e arte di mondi vicini e lontani, di mondi che crediamo di conoscere ma forse non è proprio così, e di mondi che talvolta conosciamo solo in parte e da prospettive limitate.
Per la prima edizione di Latitudini gli spunti e le suggestioni arrivano dal Medio Oriente, un’area del mondo che entra quotidianamente nelle nostre case attraverso immagini e informazioni, o grazie alle lingue che ascoltiamo per strada.
A noi piace incontrare il mondo ascoltando storie, attraverso lo sguardo dell’arte, perciò abbiamo pensato di cominciare da lì per incontrare un po’ della cultura turca, di quella curda e del mondo arabo.
Lo faremo con chi quel mondo lo conosce da vicino, se ne prende cura e si fa carico di farlo arrivare fino a noi. Speriamo di fornire alcuni strumenti per acquisire una maggiore consapevolezza della complessità e della ricchezza del nostro tempo.
O, più semplicemente, ci auguriamo di goderne insieme.
La direzione scientifica di questa edizione è stata curata da Fabio Salomoni, sociologo e traduttore, docente presso il dipartimento di Lingue Straniere dell’Università Koç di Istanbul, che ringraziamo di cuore.
Ringraziamo anche l’Amministrazione Comunale di Jesi per aver stimolato la nostra ricerca e per accoglierci negli spazi più belli della città.
Tutti gli incontri si svolgeranno nel cortile del Palazzo della Signoria di Jesi, con inizio alle 21.30.
Ciascun incontro sarà preceduto da un aperitivo conviviale presso Zaatar food & drink (prenotazioni allo 0731210835).
martedì 18/07/2023
Conversazione con Francesco Marilungo, traduttore dal curdo e dal turco, ispirata dal romanzo curdo di Firat Cewerî, Il matto, la prostituta e lo scrittore, 2022 Calamaro
in dialogo con Leonardo Animali
martedì 25/07/2023
Conversazione con Giulia Ansaldo, traduttrice dal turco e dal persiano, ispirata dal romanzo di Ayhan Geçgin, Lungo cammino, 2023 Utopia
in dialogo con Matteo Tacconi
giovedì 27/07/2023
Conversazione con Maria Elena Paniconi, docente di lingua e letteratura araba, ispirata dai romanzi di Najib Mahfuz, Il vicolo del mortaio, 2009 Feltrinelli e Principio e fine, 1994 Pironti, di Basma Abdel Aziz, La fila, 2018 Nero, di Ahmed Khaled Tawfiq, Utopia, 2019 Atmosphere libri
in dialogo con Fabio Salomoni
giovedì 24/08/2023
Conversazione con Margherita Moscardini, artista, a partire dal lavoro sviluppato nel campo profughi di Za’atari in Giordania che dal 2012 accoglie una parte dei profughi siriani in fuga dalla guerra.
Le fontane di Za’atari, 2020 Quodlibet
in dialogo con Moira Valeri
Letture a cura di Laura Trappetti.
Francesco Marilungo è laureato in Letteratura italiana e ha conseguito un dottorato in Kurdish Studies. Si occupa di traduzione e divulgazione della cultura curda in Italia e lavora presso le scuole pubbliche italiane. Ha tradotto dal turco Arzu Demir e Bülent Şenocak, e dal curdo Mehmed Uzun, Firat Cewerî e poesie di autori vari per la rubrica di poesia di Internazionale.
Giulia Ansaldo, nata a Livorno nel 1984, si è laureata all’Istituto Nazionale di Lingue e Civilizzazioni Orientali (INALCO) di Parigi in lingua e letteratura turca e in lingua e letteratura persiana specializzandosi in traduzione letteraria nello stesso istituto. Ha vissuto diversi anni in Turchia. Traduttrice per numerose case editrici e riviste dal turco, persiano e francese, scout letteraria e selettrice per Internazionale, è redattrice cofondatrice della rivista online Kaleydoskop – Turchia, cultura e società. Ha tradotto tra gli altri Sema Kaygusuz, Can Dündar, Ece Temlkuran, Aslı Erdoğan, Pınar Selek, Hasan Ali Toptaş, Ayhan Geçgin.
Maria Elena Paniconi è professoressa associata di Lingua e letteratura araba presso l’Università di Macerata. Si interessa di generi della letteratura araba moderna, dell’affermazione della modernità letteraria in Egitto e in altri contesti mediterranei, di traduzione letteraria.
Con Lorenzo Casini e Lucia Sorbera ha scritto Modernità Arabe. Nazione, narrazione e nuovi soggetti nel romanzo egiziano(Mesogea 2013). Ha tradotto in italiano il romanzo del 1935 Adīb. storia di un letterato di Tāhā Ḥusayn (Ca’ Foscari University Press 2017) e ha pubblicato saggi e articoli su autori ed autrici arabi.
Recentemente ha pubblicato per Routledge: Bildungsroman and the Arab Novel. Egyptian Intersection (2023) e The Migrant in Arab Literature. Displacement, Self-Discovery and Nostalgia, una curatela di otto saggi incentrati sul tema della migrazione e sulla figura del migrante nel romanzo arabo arabofono e anglofono (2022).
A Macerata insegna Interpretazione per la cooperazione internazionale, Letteratura araba, Lingua araba e promuove un corso di teatro – coordinato e condotto dai lettori madrelingua Unimc – in arabo.
Margherita Moscardini è un’artista che indaga le relazioni tra i processi di trasformazione di ordine naturale, urbano e sociale di specifiche geografie. La sua pratica attraversa diversi ambiti tra cui l’architettura, la città e la cittadinanza, cercando di generare sculture intese come oggetti e spazi giuridicamente estranei alla sovranità territoriale. Privilegia progetti a lungo termine che sviluppa attraverso mezzi differenti tra cui interventi in larga scala e scritti.
Il suo lavoro è stato mostrato in diverse sedi tra cui museo MAXXI e museo MACRO, Roma, Italia; ISCP, New York, USA; Madre, Napoli e Collezione Maramotti, Reggio Emilia, Italia; MMCA e SongEun ArtSpace, Seoul, Corea del Sud; IIC di Istanbul, Turchia; CCA Plovdiv, Bulgaria, etc.